“L’amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta della felicità sulla Terra” (Primo Levi)
Il 1° Maggio non è solo la Festa del Lavoro ma è anche la celebrazione della memoria di un tragico evento occorso negli Stati Uniti, a Chicago, nel 1886. Proprio il 1° maggio del 1886 in tutti gli stati americani era stato proclamato dai lavoratori, uno sciopero per rivendicare maggiore sicurezza e condizioni dignitose sui luoghi di lavoro, oltre che la possibilità di ridurre le giornate lavorative da 16 a 8 ore, prendendo a modello ciò che già 30 anni prima in Australia era diventato uno slogan:“8 ore di lavoro, 8 ore di svago, 8 ore per dormire”. La rimostranza americana si protrasse per qualche giorno tanto da culminare il 4 maggio con un vero e proprio scontro nel corso del quale, venne lanciato un ordigno esplosivo contro i poliziotti che presiedevano la piazza, luogo della manifestazione. La polizia iniziò a sparare contro la folla e quella che passò alla storia come la “Rivolta di Haymarket Square”, vide morire 11 persone.
Tre anni dopo gli eventi americani, a Parigi, il 1 maggio, durante il congresso della “Seconda Internazionale”, si stabilì di ridurre a otto ore la giornata lavorativa e tenendo conto del massacro di Haymarket Square si decise di festeggiare il lavoro e i lavoratori proprio il 1° Maggio. Tale iniziativa venne abbracciata da molti stati anche oltre confine, tranne che in America dove tutto ebbe inizio.Qui infatti la Festa del Lavoro, The Labour Day, si celebra il primo lunedì del mese di settembre. In Italia istituita pure nel 1891, sotto l’era fascista, nel 1923,la data del 1° Maggio venne anticipata al 21 aprile, facendola coincidere con la leggendaria fondazione di Roma, avvenuta il 21 aprile del 753 a.c. Si dovette attendere un quarto di secolo, e precisamente il 1947, per eleggere ufficialmente il 1° Maggio, Festa Nazionale del Lavoro. Nello stesso anno, proprio il 1° maggio in provincia di Palermo, a Portella delle Ginestre, un numero consistente di lavoratori, soprattutto contadini, manifestarono contro il latifondismo. Persero la vita anche qui come in America tanti anni prima, 11 persone, tre dei quali poco più che bambini, in una strage il cui mandante venne identificato nel bandito Salvatore Giuliano.
Nel 1955, il primo maggio diventa, grazie al papa Pio XII, festa cristiana, proponendo come modello di riferimento di tutti i lavoratori la figura di San Giuseppe artigiano.
Ma facendo un passo indietro …,perché la Festa del Lavoro ricade giorno 1 maggio e non giorno 4, data in cui di fatto avvenne la strage di Chicago? Qui entra in scena una ricorrenza antichissima che affonda le radici nel mondo simbolico-esoterico-iniziatico della popolazione celtica. La notte tra il 30 aprile e il 1 maggio è conosciuta come Festa di Beltaine o Notte delle Streghe. Era la notte in cui venivano celebrati riti orgiastici per invocare la fecondità e la fertilità della terra e, soprattutto, fin dal basso medioevo venne attribuito il significato oscuro di liberazione delle forze del male anche attraverso il movimento tellurico per scatenare il caos e la dissoluzione del mondo.Nata nel mondo germanico come “Walpurgisnacht”, Notte di Walpurga, in cui le potenze infere e magiche erano libere di vagare e manifestarsi per tutto il cosmo. La data del 1° maggio infatti, ebbe grande risonanza tra gli adepti del mondo occulto del XVIII e XIX secolo e fu proprio su questa data che ricadde la scelta di Adam Weishampt, nel 1776, per fondare in Baviera il suo “Ordine degli Illuminati”, col precipuo scopo di “distruggere ciecamente il vecchio mondo, la religione e la proprietà privata”.
Al di là quindi, di accadimenti storici avvenuti comunque in data diversa dal 1° maggio, è una chiara ricorrenza di origine pagana il cui senso occulto era quello di identificare il dominio del proletariato con le potenze distruttrici del caos per eliminare il “vecchio mondo” dando origine al “Nuovo Ordine Mondiale”.
Ciò che a noi importa è non dimenticare chi ha lottato e perso la vita per ottenere condizioni lavorative umane e rispettabili, oltre che difendere il sacrosanto diritto al lavoro; e nonostante le difficoltà oggettive e soggettive, oggi più che mai, a livello globale, non scordiamo quale sia l’art. 1 della nostra Costituzione: “ L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro”.
Una curiosità: Dal 1990 la capitale, ogni 1° Maggio, diventa sede di un mega concerto musicale atto a festeggiare la giornata del Lavoro.
Teresa Anania