“IL FILO ROSSO DEL DESTINO … UNA LEGGENDA CHE ARRIVA DA LONTANO”

“L’amore è il nostro vero destino” diceva Thomas Merton, ma cosa lega l’amore al destino?  Tutti abbiamo sentito, almeno una volta nella nostra vita, nominare il filo rosso del destino e tutti sappiamo che si tratterebbe di un filo invisibile di colore rosso, appunto, con il quale due esseri umani, due “anime predestinate”, si porterebbero legato al filo mignolo della mano sinistra, fin dalla nascita … o forse ancor prima … Non importa in quale parte del mondo ci si trovi, non si sa quando né come, il filo potrà annodarsi e aggrovigliarsi per lunghi periodi ma non si spezzerà mai e, presto o tardi, finirà con l’accorciarsi sempre più fino a che le due anime gemelle non si incontreranno.  Ma, da dove arriva questa leggenda? E come nasce?

Sappiamo che ogni racconto popolare tramandato nel corso dei secoli, ha sempre avuto un lato romantico e uno triste e malinconico, e non sempre a lieto fine.  La leggenda è di origine cinese e si colloca tra il 618 e il 907 dc. Narra la storia di un giovane orfano, Wei, che desiderava sposarsi e avere una famiglia e tanti figli. Nonostante le sue lunghe ricerche e giunto in età adulta, non era ancora riuscito a trovare una donna che volesse diventare sua moglie, coronando pertanto il suo sogno. Durante uno dei suoi viaggi, Wei incontrò un vecchio saggio che si presentò come il Dio dei Matrimoni. Conosciuta l’identità dell’uomo, Wei lo pregò di dargli un responso in merito al suo sogno. L’anziano dopo aver consultato il suo Libro rispose che la donna che a lui era destinata era ancora una bambina di tre anni e che avrebbe dovuto aspettare altri quattordici anni prima di poterla sposare. Wei rimase deluso da tale profezia ma prima di congedarsi volle sapere cosa contenesse il sacco al quale l’uomo appoggiava la schiena.  Egli, senza esitare, rispose che all’interno vi era custodito del filo invisibile di colore rosso che serviva a tenere unite le mani di mogli e mariti da ancor prima di venire al mondo. Il filo non essendo visibile all’occhio umano era impossibile tagliarlo e quindi, a prescindere dalla volontà di ognuno di loro e a dispetto di qualunque evento o circostanza, primo o poi si sarebbero uniti. Wei, ancora più insoddisfatto e infastidito che “qualcun altro” potesse decidere chi e quando sposarsi, diede ordine al suo servo di uccidere la bambina a lui destinata. Questi la trovò e la pugnalò in mezzo alla fronte lasciandola però in vita. Negli anni che seguirono, Wei continuò la sua ricerca spasmodica di una moglie fino a che, trascorsi quasi quattordici anni, conobbe una giovane diciassettenne e poco tempo dopo la sposò. La ragazza portava sempre una benda sulla fronte e solo dopo tanta insistenza di Wei se la tolse, raccontando che all’età di tre anni era stata accoltellata da uno sconosciuto e la cicatrice rimasta era troppo visibile per non coprirla. Wei rimase folgorato dalla storia e ritornando con la mente a quel famoso incontro con il Dio dei matrimoni, non poté fare a meno di confessare tutto alla moglie chiedendo perdono. Ella lo perdonò e vissero una lunga e serena storia d’amore.

Al di là quindi della nostra volontà, la leggenda ci insegna che se due persone sono destinate a stare insieme, nulla potrà ostacolare tale unione. Che occorra poco o tanto tempo, che ci siano distanze che appaiano irraggiungibili o che le circostanze sembrino funeste, il filo rosso è lunghissimo, indissolubile e talmente forte che nulla potrà spezzarlo ma sarà, al contrario, lo stesso destino a tenerlo saldo fino a che le due anime si saranno incontrate. Il filo rosso è perciò simbolo di amore eterno e profondo; emblema di amore universale.

CURIOSITA’: Indossare un filo rosso al polso sinistro stimola una profonda connessione con l’energia cosmica attraendone influssi positivi. Se dovesse rompersi vuol dire che ha assolto il suo compito, ovvero assorbire ed eliminare energie negative e deve, pertanto, non essere riannodato ma sostituito.

Teresa Anania

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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