John Parker il detective
Prof.sa Maria Carmela Benfatto.
Introduzione
John Parker è un investigatore privato chiamato a risolvere il mistero dell’assassinio del vigilantes David Scott. Le indagini di polizia si sono concluse frettolosamente e hanno stabilito che si tratta di un omicidio occasionale, non premeditato, commesso da un gruppo di balordi.
Recensione
Dopo la perdita della moglie, il detective John Parker non è più l’uomo di una volta. E’ triste, incupito, spesso ha dei flash che lo riportano al momento della morte della moglie. Anche il suo lavoro ormai è diventato una routine, tra scartoffie e pedinamenti di coniugi fedifraghi. Unica sua luce è la figlia Kate, una deliziosa bambina accudita dalla nonna paterna.Quando riceve la visita di un’anziana donna, Anna Bacon, che gli offre una cospicua cifra per risolvere il mistero della morte del vigilantes, il detective sembra rinascere e ritorna ad investigare più tenace e motivato di prima, con tutta la sua arguzia e il suo zelo.
Anche dal punto di vista sentimentale le cose sembrano andare finalmente nel verso giusto. Incomincia a frequentare sempre più spesso Mary, la bella vicina di casa che impartisce lezioni di pianoforte alla piccola Kate.
Trattandosi di un noir non posso dire di più. Elemento essenziale di tutti i thriller è il mistero e l’iter che l’investigatore deve necessariamente seguire per venire a capo dell’arcano: racimolare qua e là indizi, interrogare persone informate sui fatti, fare appostamenti, inseguimenti, scazzottate.
Essendo poi ambientato in California, non possono mancare le grandi bevute al bar di birra e i drink al Martini.
Il noir è scritto come se fosse una sceneggiatura di un film, con ritmo incalzante, con poche descrizioni dell’ambiente in cui si svolge l’azione e con un ampio uso dei dialoghi, attraverso i quali il lettore intuisce lo stato d’animo dei personaggi e l’ambito in cui essi si muovono: proprio qualche giorno fa, in una intervista su facebook, un noto giallista ha detto che sono esattamente queste le regole da rispettare se si vuol scrivere un buon libro giallo.
Conclusioni
La lettura del romanzo non annoia e scorre piacevole fino alla parola fine.Salvatore Scalisi ha scritto diversi libri di tutt’altra natura, ma dimostra di saper padroneggiare il genere, anche se i dialoghi a volte risultano un po’ artefatti e poco convincenti.