San Gimignano – Arte e Architettura

San Gimignano – la grandezza architettonica del medioevo comunale.

A 38 km da Siena, arroccata alla sommità di un colle, in una posizione dominante sulla Valdensa, San Gimignano è come una apparizione unica e indimenticabile dolcemente immersa nella verdeggiante campagna toscana il cui profilo è disegnato da ben 14 torri che si stagliano verso il cielo, giunte fino a noi intatte dal ‘300 e alcune delle quali superano i 50 metri di altezza. Il tessuto urbano è abbracciato anche da una cortina muraria (sec. XIII) di oltre 2km. E’ un esempio che testimonia la grandezza architettonica del medioevo comunale; la sua intraprendenza, eleganza e operosità.

Tra il IX e il XIII sec. una piccola parte della trama viaria, era parte integrante della grande Via Francigena percorsa da mercanti toscani diretti alle fiere francesi. Il centro di San Gimignano emerge nelle piazze contigue della Cisterna e del Duomo dove sorsero i maggiori edifici pubblici e religiosi e i palazzi con le torri delle famiglie cittadine più potenti. Sulla piazza triangolare si affacciano le Torri degli Ardinghelli del ‘200 e la Torre del Diavolo. In Piazza Duomo invece svettano le due Torri dei Salvucci; a est troviamo il Palazzo del Podestà affianco al quale si presenta la possente Torre Rognosa; a Sud il Palazzo del Popolo con la Torre Grossa ed infine ad Ovest il Duomo detto anche basilica collegiata di Santa Maria Assunta al termine di una ampia gradinata.

San Gimignano è inoltre un centro ricco di opere d’arte soprattutto del ‘300 e ‘400: le sculture le troviamo nel Museo d’Arte Sacra invece per i dipinti bisogna assolutamente visitare il Palazzo del Popolo e la Pinacoteca Civica. Nel duomo troviamo la meravigliosa Cappella S. Fina in fondo alla navata destra ove sono conservate le reliquie di Santa Fina e nella chiesa di S. Agostino si trovano gli affreschi sulle pareti del coro del Benozzo Gozzoli e Ghirlandaio e la splendida tavola rappresentante l’Incoronazione di Maria di Piero del Pollaiolo (1483) dominante sull’ altar Maggiore. La cittadina, da grande produttrice di zafferano attraverso i porti di Pisa, Genova e Lucca esportando fino in Francia e nei Paesi Bassi, dal 1351 si impoverì partecipando alle lotte tra guelfi e ghibellini e spopolatasi causa la peste del 1348, si sottomise a Firenze che le impose la sua egemonia culturale generando un forte distacco da quella senese. Per questo le maggiori imprese decorative vennero appunto affidate al Benozzo Gozzoli e Ghirlandaio. Nonostante il declino economico e politico, oggi l’aspetto suggestivo è rimasto inalterato ed è meta turistica più che consolidata anche a livello internazionale.
Lara Michelotti

Pubblicato da Lara Michelotti

Sono Lara Michelotti e sono nata a Udine nel 1980. Appassionata d’arte mi sono diplomata prima Grafica pubblicitaria all’ Istituto Statale D’Arte Sello di Udine e poi ho conseguito la laurea presso Facoltà di Architettura di Venezia (I.U.A.V.). Ho avuto diversi riconoscimenti come artista a partire da giovanissima età e ho partecipato a mostre collettive in ambito nazionale e internazionale. Appartengo alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia come Giovane Artista. Una delle mie passioni maggiori la nutro per l’illustrazione di libri di narrativa perché alimentano la creatività e la fantasia. Cerco sempre di trasformare in immagine l’intento e il sentimento dell’autore. Come disse George Bernard Shaw: “Si usano gli specchi per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’anima”

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