Franca una vita in scena, Luisa Mattia. Coccole books.
“Ogni libro è costruito sulle idee …
La capacità di intrattenere idee provandone piacere è sempre stata una delle giustificazioni del fatto di scrivere e di leggere libri e di tenerceli cari.” James Hillman
Se scrivere non è mai un gioco da ragazzi, scrivere per giovani lettori lo è ancor meno.
Il lavoro dello scrittore è complesso: dalla scelta dei contenuti da trattare al loro adattamento, senza indulgere a semplificazioni che li banalizzino, con l’obiettivo di garantire una letteratura popolare interessante, brillante e gradevole per tutti.
Sono questi i pensieri che mi accompagnano mentre leggo con immenso piacere il libro di Luisa Mattia, andando alla scoperta di una Franca Rame che rinasce davanti ai miei occhi, pagina dopo pagina.
Ogni tanto chiudo il libro e torno a guardare la protagonista che s’affaccia in copertina con un primo piano sorridente sullo sfondo di un sipario. Ebbene sì, una vita in scena quella di Franca, nata nel teatro e per il teatro. “A otto giorni Franca va in scena con la Genoveffa di Brabante.”
Scrivere una biografia per ragazzi che risponda ai loro interessi e raggiunga il loro cuore richiede un’accurata scelta di episodi significativi, proprio come quelli che la scrittrice ci presenta, con la sua indiscussa maestria, tutti così interessanti da tenerci teneramente incollati alle pagine del libro.
Entriamo in contatto con la Compagnia Rame fin dall’inizio. Viene presentata al completo al suo arrivo a Villastanza, frazione di Parabiago, dove Franca nascerà, mentre in piazza viene allestito il teatro. I Rame, marionettisti e burattinai fin dal Seicento, vanno di paese in paese per rappresentare i loro spettacoli. Hanno però lasciato burattini e marionette da circa dieci anni per trasformarsi in attori e commediografi, in modo da resistere alla concorrenza del cinema.
È una dura vita la loro, perché il teatro richiede impegno, costanza, sacrifici, ma i Rame sono una famiglia unita, in cui la collaborazione è sorretta dall’amore.
È per amore di Domenico infatti che la bellissima Emilia, la madre di Franca, ha lasciato la sua famiglia e il lavoro di maestra elementare ed è diventata la reggitora, colei che tiene il controllo di persone e cose dell’intera compagnia. È una figura femminile forte, determinata nelle sue scelte, poliedrica, un modello cui ispirarsi. Accetta di buon grado le innovazioni, come il teatro viaggiante di cinquecento posti realizzato dal marito, ma è intransigente con i figli, che devono osservare regole di comportamento rigide, perché l’essere una famiglia di girovaghi non diventi un marchio d’infamia. Educazione e istruzione a braccetto, la scuola non dev’essere trascurata!
Questa biografia consente di conoscere e amare Franca anche a chi non ne ha mai sentito parlare. La sua vita ha tanto da comunicare. Per i ragazzi è una di loro, con la sua fatica di crescere, il suo guardarsi allo specchio senza mai riconoscerne la bellezza, il suo occhio strabico, le offese dei compagni e le sue reazioni da imitare.
“Sguercina, le hanno detto. Franca cerca consolazione dalla maestra. Chiede il perché di quegli insulti e la maestra accenna al suo occhio storto.
Poi, una caramella le cambia la vita.”
“Franca si sente bruttina e si stupisce che tutti, in famiglia, continuino a dirle il contrario. Quando si guarda allo specchio, si vede con le gambe troppo lunghe e il busto troppo corto. E i fianchi, poi!”
È una ragazza con i suoi sogni e il suo desiderio di indipendenza, che fa i conti con la severità dei genitori, che ammira e adora. Il padre, uomo affascinante e dinamico, è una figura di spicco per la sua creatività e generosità, per quell’attenzione nei confronti di chiunque abbia bisogno.
E poi c’è la Balorda, il mezzo di trasporto che la famiglia Rame utilizza, e che appare come un personaggio di un film di animazione.
“La Balorda è carica di materiali e il suo portapacchi è stracolmo di valigie e bauli con le attrezzature di scena. In una borsa appoggiata sul sedile, ci sono i copioni teatrali, scritti personalmente da Tomaso che ha adattato opere dei più grandi autori ma ha anche scritto parecchi copioni ispirati a fatti di cronaca.”
Leggere il libro è attraversare il tempo, dal 18 luglio 1929 al 24 giugno 1954, dalla nascita di Franca al suo matrimonio con Dario Fo, quel lungagnone timidissimo che sembrava ignorarla, con la Storia che fa da sfondo alle storie, tra guerra, teatro, fascismo e liberazione e lo sfondo sociale, che i giovani lettori conoscono dai libri di storia o dalle narrazioni degli adulti, qui si coglie con immediatezza, perché parte integrante della vita di Franca.
Un libro assolutamente da leggere! La lettura ad alta voce in un contesto di adulti e ragazzi sarà un importante momento di condivisione e di riflessione. Quanti spunti si potranno trarre! Penso, tra l’altro, anche all’esperienza di Franca a Milano, dove incontra un mondo di artisti e intellettuali, poeti come Ungaretti e Quasimodo e a quando per strada ha una folgorazione e pensa che lei ha bisogno proprio di libri. Deve tornare a leggere, deve tornare a studiare.
Ulteriori spunti di approfondimento si potranno trarre dalla preziosa fonte costituita dall’archivio e dalla Fondazione Fo Rame.
Indimenticabile la scena in cui l’arte dell’improvvisazione fa capolino nella vita di Franca bambina.
“L’angioletto biondo se la ricorda bene la battuta ma il cuore le scoppia di pena vedendo così disperato l’amato zio Tomaso. E allora che fa? Improvvisa, spiazzando tutti. Si avvicina allo zio, non dice nulla, lo abbraccia e lo riempie di baci.”
Maria Teresa Lezzi Fiorentino
Marionettisti e burattinai dal Seicento, la famiglia Rame porta i suoi spettacoli nelle piazze. Non è una vita facile, ma l’amore per la scena, il ruolo del teatro tra la gente, sono tutt’uno con la grande dignità e insieme il genio di questa grande famiglia di attori e commediografi. È qui che nasce Franca, in un caldo luglio del 1929. I primi anni di vita e poi le scelte da giovane donna nell’immediato dopoguerra, da sempre sul palcoscenico, prima di incontrare il “suo” Dario.
Luisa Mattia, romana, ha lavorato per molti anni nella scuola e ora si dedica a tempo pieno alla scrittura. È stata autrice di Melevisione, trasmissione per bambini su RAI TRE, e di testi teatrali per ragazzi. Ha scritto numerosi romanzi che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Pippi – dedicato a Astrid Lindgren – nel 2006 e il Premio Andersen 2008 come Miglior Scrittore. Per Gribaudo ha pubblicato Le più belle storie dei miti greci, I più grandi eroi dei miti greci, Le più belle storie dell’antico Egitto e Le più belle storie di mostri mitologici.
Autore: Luisa Mattia
Editore: Coccole Books
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 11 marzo 2021
Pagine:116 p., Brossura
Età di lettura: Da 10 anni
EAN: 9788894970463
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