Le regole della rabbia, Mariapaola Pesce

Le regole della rabbia, Mariapaola Pesce. Pelledoca editore

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“Poteva sembrare una mia compagna di classe. No, non poteva esserlo, perché lei mi ha salutato con la mano, da lontano.”

“Sorrideva, ma sembrava che sorridesse con me, e non mi compatisse.”

La rabbia ha delle regole? È la domanda che mi pongo leggendo il titolo, che già nella mia mente sarà sostituito con immediatezza da un altro: “Gli errori della rabbia”. Non so spiegarmelo, probabilmente il pensiero va agli effetti di un pericoloso accumulo esplosivo che precipita in odio e desideri di vendetta.

Cosa accade nella mente di chi prova un grande dolore, di chi si sente tradito dagli affetti familiari, abbandonato dagli amici, deriso da coloro che prima erano nella sua cerchia più fidata e all’improvviso diventano “migliori nemiche”?

Nulla pare avere più importanza, il dolore si nasconde dietro una maschera di studiata indifferenza, la paura si annida nei meandri dell’anima e ciò che si amplifica è soltanto il desiderio di vendetta.

È quel che accade a Suzy, Sangiorgi Susanna, affidata a una struttura, da quando è rimasta senza entrambi i genitori: prima la perdita della madre, poi il padre, il supermanager, è finito in galera per i suoi loschi affari.

La narrazione si articola in diciassette capitoli, con i titoli-spia che richiamano il tema centrale su cui focalizzare l’attenzione.

Il primo, Disgusto, si apre con un incipit d’effetto. Suzy, la protagonista, voce narrante, ci incuriosisce, utilizzando appellativi vari, come “depressa”, “cozza assurda di buonumore”, riferendosi a chi si trova a condividere con lei un ambiente che certamente non è la sua casa. Il primo nome di persona utilizzato è Mattia, “il tizio che la fa riflettere su come vive le proprie emozioni” e sarà solo nel secondo capitolo che ritroveremo una sfilza di nomi, una scuola di riferimento per lei, “la sfigata”, che arriva con una Multipla con il logo della cooperativa.

Due ambienti di riferimento, quindi, in cui la ragazza si muove a disagio: la struttura che la ospita e la scuola.

Suzy ha però in mente un piano da attuare.

Ogni capitolo si conclude infatti con una minaccia, segno di una pianificazione che fa pensare con timore a quanto potrebbe accadere, considerata la presenza di quel ferro in copertina.

“Voglio tenere vivo il mio odio, un fuoco ben acceso dentro di me, e voglio pensare solo al mio piano. E a quelli che ne faranno le spese.”

La tensione resta alta e vien da pensare a quanto molte volte accade nella vita reale, ai tanti disastri riportati dalla cronaca nera, e a come la presenza di adulti significativi possa fare la differenza. Il romanzo è una sollecitazione a ricordare che i ragazzi hanno bisogno di chi se ne prenda sempre cura, anche a distanza, non visto.

La figura di Isa, la giovane bidella, ha per Suzy un ruolo molto importante. Sarà infatti per la ragazza l’incontro giusto per raggiungere un nuovo equilibrio e recuperare fiducia e forza; in lei troverà l’adulto vero, capace di attenzione, ascolto e comprensione.

Nel libro sono presenti tanti temi importanti: le relazioni dei ragazzi con il mondo degli adulti, la gestione delle emozioni, il ruolo della scuola e della famiglia, la povertà educativa in situazioni di benessere, l’opportunismo, i social, le dinamiche relazionali legate allo status sociale.

Narrativa per ragazzi? Certo. Trattandosi di un libro che sollecita tanti interrogativi e riflessioni, sarà una lettura interessante anche per i genitori con figli adolescenti. Se insieme o da soli, a loro la scelta. Per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado sarà preferibile la lettura in classe con la guida dell’insegnante, o nei laboratori sulle emozioni.

Mariapaola Pesce ha scelto di scrivere per i ragazzi per interessarli e guidarli a farsi un’idea del mondo.  Crede nel potere del libro per ragazzi, che deve piacere, rispettare i lettori ed essere onesto e credibile. Con “Le regole della rabbia” ci propone una lettura coinvolgente, che ci fa appassionare e riflettere sui tasti che innescano certe emozioni e sul ruolo che ciascuno può avere.

“Ho capito quello che ho rischiato, lasciando parlare l’odio, facendo crescere la sua voce dentro di me, fino a permetterle di occupare ogni più piccolo spazio della mia anima.”

MARIA TERESA LEZZI FIORENTINO

Sembra che ormai niente sia destinato a essere facile per Suzi. Prima la pietà di insegnanti e personale scolastico per la perdita della madre, poi l’arresto del padre, implicato in una storia di tangenti, infine la derisione dei compagni. Il dolore di Suzi, la solitudine, la fatica di adattarsi a un luogo in cui non si riconosce, si trasformano rapidamente in odio e desiderio di farla finita. Ma non da sola: devono pagarla anche e soprattutto i suoi compagni. Suzi deve solo studiare bene come e a chi far provare tutto il suo dolore e tutta la sua paura. Ma non ha fatto i conti con Isabella, la nuova bidella del suo piano. È giovane, carina e ha la passione del giardinaggio. Sembra una persona felice in maniera sincera. Fin dai primi giorni di scuola, Isabella le offre un riparo quando ha bisogno di stare sola, una difesa dalle attenzioni esagerate dei compagni, una scusa per rientrare più tardi alla casa famiglia. Suzi però non può permettere che Isabella penetri la sua corazza, finendo per ostacolare il suo piano. Così, presto, si allontana anche da quest’unica occasione di libertà. Il vortice di rabbia e dolore in cui è precipitata la sta isolando da tutto, in una spirale destinata a portarla verso un epilogo che potrebbe segnarla per sempre.

Mariapaola Pesce, genovese di nascita, libraia per eredità familiare, poi formatrice ed executive coach, oggi finalmente si occupa di scrittura e formazione. Tra il 2018 e il 2021, in Italia e in Francia, ha pubblicato una decina di albi e romanzi per ragazzi e due graphic novel. È una gran ficcanaso per cui, oltre a condurre laboratori di scrittura creativa, occuparsi di editing, ghosting e coaching letterario con l’etichetta Ararat, e coordinare il progetto di formazione e promozione alla lettura “Omero- Gli scrittori raccontano i libri”, organizza festival in cui può intervistare altri autori e illustratori, e tutto perché spera ancora di imparare a disegnare.

Titolo: Le regole della rabbia

Autore: Mariapaola Pesce

Editore: Pelledoca

Collana: Neroinchiostro

Pagine: 120

ISBN: 9788832790498

Pubblicato da Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Maria Teresa Lezzi Fiorentino vive a Lecce, sua città natale, dedicandosi alla famiglia e al lavoro. Coltiva da sempre due grandi passioni, lettura e scrittura, per sé e per tutti coloro ai quali riesce a trasmettere il proprio entusiasmo. Il fulcro intorno a cui hanno ruotato i suoi scritti, articoli e recensioni, è stato per lungo tempo l’assetto metodologico-didattico, con un’attenzione particolare alla sfera emozionale e al benessere degli alunni. Dopo un appassionante percorso professionale in varie scuole del Salento, che ha visto l’autrice insegnante di scuola materna, psicopedagogista e docente di materie letterarie, nel 2018 avviene la svolta ed inizia una nuova stagione della vita,in cui la scrittura privilegia la narrazione, partendo dalla quotidianità e dalla memoria del tempo vissuto. È tempo di racconti brevi, lettere, autobiografie e recensioni. Sono dell’autrice, pubblicati con Youcanprint:Di vita in vita, La via maestra, Spigolando tra i ricordi, Passo dopo passo … e altri racconti.

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