Recensione a cura di Alessandra Di Girolamo
Spesso ci interroghiamo sul senso della vita e della morte; molte volte cerchiamo di tracciare il confine che li separa, ma poi non riusciamo a comprendere fino in fondo dove finisca l’una e cominci l’altra. Leggendo il libro di Pina Spinella ho avvertito il bisogno di riflettere, di “fermarmi” con la mente e dare delle risposte a domande che, da tempo, attendono essere prese in considerazione. L’ autrice mette a nudo le sue emozioni, i suoi sentimenti, le sue debolezze, le sue paure e la sua grande voglia di amare e vivere. Una vita, la sua, che viene stravolta da un “piccolo calcolo”, una vita che stravolge l’esistenza dei suoi cari, dei suoi amici, dei suoi colleghi e di un intero paese. Quando ti sembra di avere tutto: un meraviglioso compagno, due affettuosi figli, un lavoro che hai sempre amato…la vita decide di toglierti qualsiasi cosa, senza preavviso, senza neppure darti il tempo di capire e analizzare.
Pina entra in una dimensione diversa; ci fa respirare, attraverso le sue pagine, la confusione, la disperazione, i timori che pervadono la sua mente. Lei non riesce a focalizzare nulla, nessun pensiero, nessun passato, nessun ricordo…la sua mente è Vuota! – Chi è Pina? In quale paese vive? Cos’è successo a Pina?- L ‘autrice conduce il lettore dentro al suo nuovo mondo, un mondo sconosciuto che vorrebbe esplorassimo insieme. La luce, questa luce così forte e il buio, un buio talmente buio che non la abbandona mai. La protagonista rimane sospesa per settimane in quel lettino di ospedale , non riesce a pensare, a parlare, a muoversi non riesce a mettere insieme i pezzi della sua vita.
Tremendi incubi rivestono le sue notti, proprio lei, la più grande delle sorelle che non aveva mai avuto paura di nulla. Pur non aprendo gli occhi, vede Riccardo, il suo amato compagno e i suoi figli…sempre lì in quella squallida sala d’attesa. Pina, nella sua nuova dimensione, vede il mare, il suo mare, il mare della sua terra, il mare della sua anima. Proprio quando si sente sconfitta inizia a pregare, ma avverte un disagio, un senso di colpa, perché non si può pregare solo quando si ha paura e tanto bisogno.
Libro, a mio avviso, molto interessante in quanto offre importanti e significative tematiche di vita sulle quali riflettere. Con immensa fatica Pina riesce ad allineare alcune parole e a comporre un “Padre Nostro”. – Cos’è la vita? Cos’è la morte? Cos’è questa luce che abbaglia? Cos’è questo buio che avvolge? – L ‘autrice, nel momento di maggiore sconforto, riesce a sentire la voce della mamma, una donna molto anziana con tanti acciacchi. Per il lettore questo è uno dei momenti più commoventi che il libro possa offrire. La mamma le sussurra semplicemente che la sta aspettando. “Il ritorno” è un libro ricco di amore, di sentimenti, di emozioni e solidarietà. Una storia vera che invita il lettore ad una attenta analisi; parlare, raccontare, condividere le proprie esperienze di vita, perché la condivisione aiuta a ritrovare la serenità e la strada giusta per poter ricominciare. Libro letto tutto d’un fiato e molto apprezzato!
Complimenti all’autrice!
Alessandra Di Girolamo
Titolo: Il ritorno
Autore : Pina Spinelli
Editore : Carthago edizioni
Prezzo : € 15
Pina Spinelli è nata ad Acireale ( CT) e vive da sempre nella frazione di Guardia, dove ha insegnato nella scuola primaria per oltre un ventennio. Ha studiato ed insegnato ai ragazzi scrittura creativa. Grande appassionata di libri,presenta il suo primo romanzo dopo una particolare esperienza di coma farmacologico, dovuto ad un episodio di malasanità.
La trama
In questo libro l’autrice racconta con dovizia di particolari le fasi vissute durante la malattia e il coma, indotto da un possibile errore medico.
Tra la vita e la morte, sceglierà coscientemente di tornare alla vita e all’amore dei suoi cari.