La sognatrice bugiarda, Harry Bernstein

La sognatrice bugiarda, Harry Barnstein

Ho comperato questo libro di 207 pagine su una bancarella, attirata dalle foto in bianco e nero della prima e della quarta di copertina, senza conoscere nulla dell’autore.

Harry Bernstein, questo il nome del suo autore, scrive il primo romanzo a 93 anni, dopo la morte della moglie e La sognatrice bugiarda è l’ultima sua opera.

Già da solo, questo particolare è sufficiente ad accendere la mia curiosità. Dalla prefazione apprendo poi che tutti i libri di Bernstein sono basati sulle memorie di famiglia e questo, in particolare, sulla vita di sua sorella Rose.

Amando molto le storie di famiglia, l’ho acquistato, l’ho letto in una sera e non me ne sono affatto pentita.

La vicenda muove i primi passi in Inghilterra nel 1910 e narra la storia di una famiglia ebrea molto povera, in cui una madre trascorre le sue giornate cercando disperatamente di mettere insieme il pranzo con la cena per i suoi sei figli con i pochi soldi lasciati dal marito ubriacone, che spende la maggior parte del suo salario di operaio al pub.

Rose, la protagonista, è una bambina chiusa e scontrosa, che prova una violenta avversione per la vita che conduce insieme alla famiglia e per tutti i suoi componenti, genitori compresi.

La mamma soffre molto per la freddezza con cui sua figlia le si rivolge e per tutta la vita cercherà, senza riuscirci, di recuperare il rapporto con lei.

Ma Rose sogna ad occhi aperti e, se prima, da piccola, mette in scena in una stanza vuota il suo salotto altolocato simulando divani con cartoni raccolti per strada, quando la mamma è costretta a trasformarla in una bottega dove vendere gli scarti del mercato per tirare avanti, Rose comincia a vivere in un mondo tutto suo nel quale si rifugia per sfuggire allo squallore dei suoi giorni. In questo mondo altro, parallelo a quello reale, Rose sogna di essere un’aristocratica, di aver studiato in collegio a Parigi, di intrattenere una relazione con il principe di Galles e di condurre un’esistenza dorata tra lusso e agi.

Solo l’incontro con Jim, un ragazzo irlandese, povero anche lui, riesce a rompere il gelo che lei si porta nel cuore. Solo grazie a questo sentimento Rose, pur continuando a rifiutare la realtà così com’è e a praticare la fuga da essa, in qualche modo torna con i piedi per terra.

Nel mezzo c’è un viaggio in America che porta la famiglia ad affrontare il sogno americano. Rose riuscirà a realizzarlo grazie al suo coraggio e alla sua determinazione e riuscirà a riscattarsi.

Una lettera finale rivolta idealmente alla madre ormai morta svelerà il motivo del suo odio cieco e inarrestabile e farà luce sull’intera vicenda.

Dalla cittadina inglese di Stockport con ciminiere e fuliggine ai sobborghi di Chicago e New York delle minoranze etniche il filo conduttore sembra essere la miseria morale e materiale delle esistenze da ultimi senza nessuna possibilità di riscatto; dove l’unico modo di stare al mondo è la sopravvivenza.

Eppure la protagonista riesce con l’audacia e la forza del suo pensiero e della sua volontà ad ergersi al di sopra di tutto questo e dotare la sua vita della stessa consistenza dei suoi sogni.

Bello, forte, intenso e toccante questo libro. Da leggere.

Donatella Schisa

 

Titolo: La sognatrice bugiarda

Autore : Harry Bernstein

Editore: Piemme

Traduttore: F. Merani

Prezzo : € 14,50

Harry Bernstein

Nato nel 1910 ed emigrato con la famiglia negli Stati Uniti dopo la Grande guerra, ha scritto per una vita.
Prima di andare in pensione, a 62 anni, ha collaborato come giornalista freelance con vari giornali tra cui “Newsweek” e ha lavorato per alcune case di produzione cinematografica.
A 93 anni, dopo la morte della moglie Ruby, si è dedicato alla stesura del suo primo libro, Il muro invisibile, seguito da Il sogno infinito e Il giardino dorato.
La sognatrice bugiarda è il suo ultimo romanzo.

La trama

Jim non aveva mai notato una donna prima di quel momento, troppo concentrato sulla fuga dalla miseria della casa in Irlanda in cui era nato, sul lavoro da apprendista cuoco nella cittadina inglese di Stockport che aveva appena trovato. Ma quella che stava di fronte a lui era diversa da tutte le altre. Dall’aspetto si sarebbe detta una gran signora, i modi raffinati e la pelliccia di visone adagiata sulle spalle. Gli occhi, però, erano inconfondibili: quella donna aveva fame. Jim aveva deciso di non fare domande, le aveva preparato il suo piatto migliore e l’aveva lasciata andare via, senza saldare il conto e senza una parola. Rose era fatta così. Amava fingersi una persona che non era, costruirsi ogni giorno una vita diversa. Fin da bambina raccoglieva dalla strada cartoni laceri e li portava a casa come se fossero gli eleganti arredi del suo palazzo. Quando, però, anni dopo il loro primo incontro, Rose e Jim si ritrovano per caso in una strada di New York, lei sarta in un magazzino putrido e malfrequentato e lui venditore ambulante di hot-dog, tutto quello che sono stati costretti ad affrontare e le menzogne che hanno accompagnato il loro primo incontro sembrano scomparire. Per Rose, lui potrebbe rappresentare l’occasione per amare finalmente la propria vita e per smettere di inventarne una migliore. Un omaggio dedicato dall’autore a sua sorella Rose, l’elemento più ribelle e audace della famiglia Bernstein.

Pubblicato da Donatella Schisa

Donatella è nata e vive a Napoli. Dopo gli studi classici, si laurea in Giurisprudenza coltivando parallelamente la sua passione per la scrittura. E' autrice di numerosi racconti pubblicati in diverse antologie; e si è classificata seconda alla XXV edizione del Premio Nazionale Megarls per la narrativa. il suo primo romanzo è " Il posto giusto"

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