Vendute di Zana Muhsen

Vendute di Zana Muhsen

Un libro verità sconvolgente, scritto dalla stessa protagonista.

Soprusi , violenze inaudite per una ragazza nata e cresciuta in Inghilterra, ma il problema di Zana è avere un padre yemenita, che mai è riuscito ad integrarsi nella società occidentale.

Zana e sua sorella Nadia vengono vendute dal padre come fossero oggetti ad amici yemeniti per soli 1300 sterline, un vuoto dell’anima, mancanza totale di amore paterno, quest’uomo ha usato le sue figlie nel  gioco perverso della mafia yemenita per far ottenere i permessi di soggiorno ai suoi conterranei, attraverso il matrimonio con ragazze inglesi, matrimoni assolutamente illegali, infatti le ragazze partono pensando di dover fare una vacanza nel paese di origine del padre.

Le due sorelle ingannate fino alle conseguenze estreme da chi dovrebbe difenderle dal mondo il padre.

Una storia di miseria, ma miseria dell’anima che impedisce di provare amore, anche le proprie figlie non sono escluse da questa anaffettività incredibile solo da pensare, sono donne e come gli è stato inculcato fin da bambino sono esseri inferiori di proprietà dell’uomo.

Ora qualcuno obietterà è la religione che li fa agire così, invece no questi personaggi raccontati nel libro non erano affatto credenti, solo violenti e sopraffattori. Uomini poveri fino al midollo, ignoranti, con una vita da immigrati alle spalle che si sentono forti nel maltrattare, stuprare e rendere schiave due ragazzine. Nel villaggio tra le montagne dove le due ragazze finiscono si vive nel medioevo , manca acqua , elettricità, le altre donne hanno gli occhi cattivi , sono ostili , la vita di Zana e sua sorella diventa un inferno senza fine,. Costrette a fare lavori pesantissimi, a crescere figli non voluti, sono solo due ragazzine.

Una società completamente diversa dalla nostra occidentale, ma in questo caso sono violenze inaudite anche per i canoni dei paesi islamici , le donne è vero  non hanno diritti, ma sono protette dalla loro famiglia, è una vita diversa non condivisibile ed ingiusta , ma lontana dalle violenze subite dalle due ragazze considerate “puttane bianche”.

Leggi con le lacrime agli occhi e ti chiedi come è possibile tutto ciò?, come può un padre buttare volutamente due figlie nell’inferno, tanto da desiderare la morte? Queste storie di miseria dell’anima sono più frequenti di quanto si pensa per una che ne racconta la storia, tante tacciono, per una che si salva , tante rimangono ad invecchiare abbrutite dalla fatica sotto la schiavitù di questi clan familiari che le hanno acquistate per cifre irrisorie. Si può restare a guardare tutto ciò?

Mio figlio, mia sorella e i suoi bambini sono ostaggi. Voglio che se ne vadano dallo Yemen, che possano scegliere il pezzo di mondo dove vogliono vivere.

Io, Zana, ho il dubbio privilegio di essere un ostaggio li berato, colei che ha avuto la fortuna di infilarsi attraverso le sbarre della prigione. Ma dentro il cuore si resta sempre ostaggi: il ricatto, la violenza, la privazione della libertà segnano per sempre un essere umano. Coloro che sono rimasti laggiù, mia sorella, mio figlio, vivono in me come dei pugnali piantati nella carne. Soffro la loro sofferenza, la mia libertà non ha senso senza la loro.

Ho messo al mondo un bambino, Marcus, non Mohammed, che è nato dal mio ventre, dal mio sangue, dal mio dolore. E il frutto di una violenza durata otto anni, ma è mio. Ho pure il diritto di dividere con lui la mia cultura in modo che più tardi possa scegliere la sua.

La mia collera è sempre viva, rifiuto di essere un vulcano che muore sotto la lava, e ho solo questa vita per battermi.

Una madre, cui hanno tolto il diritto di tirar su il suo bambino, è una donna ferita a morte.

Spesso nel silenzio delle mie notti solitarie ascolto il mio cuore che urla come le lupe di laggiù, nei monti, alla ricerca dei loro piccoli. Griderò finché mi possa sentire.

Una via senza uscita, Zana rimane combattiva non si arrende prima o poi riuscirà a scappare via, ma la sorellina minore Nadia non ci crede , ha gli occhi spenti è rassegnata a questa vita di schiavitù e mai lascerebbe i propri figli per andare via, mai gli uomini lasceranno uscire i propri figli , che per la legge yemenita appartengono solo al padre.

A colei che ha appena letto questa storia e sta per chiudere il libro, dico: non lo dimenticare, aiutami, lascia che risuoni in te il mio grido e quello di tante altre donne, tutte quelle che la legge dimentica e tradisce, dove il diritto è fatto dagli uomini e per gli uomini, che le considerano me-no che bestie e rubano loro corpo, anima e figli.

Reclamo per questo paese il diritto d’ingerenza. Non voglio che obblighino mio figlio Marcus a sposarsi quando avrà tredici anni, che gli comperino una moglie come fosse un oggetto, con passaporto come accessorio. Marcus quest anno compirà sei anni, Nadia ventisei.

Nadia, mia sorella, è una piccola lacrima solitaria in questa immensa sofferenza del mondo. Per me brillerà sempre.

Dopo otto lunghi anni la madre riuscirà a trovarle e smuoverà mari e monti per portarle via, usando la stampa, facendo leva sui due governi , scatenando un putiferio di dimensioni imbarazzanti per il governo yemenita, che cercherà di convincere le ragazze a restare, invece di aiutarle ad andar via e punire i colpevoli di questa turpe schiavitù, il problema delle donne in quel paese è alla base della loro cultura e non rispettano nemmeno cittadini di altri paesi. Zana riuscirà a tornare in Inghilterra, ma Nadia non potrebbe mai lasciare i suoi adorati figli . E Zana la lascia con la promessa di smuovere mari e monti pur di portarla via. Ma purtroppo la cronaca dice che non ci è mai riuscita.

Elisa Santucci

Titolo : Vendute

Autore : Zana Muhsen

Editore : Mondadori

Collana : Oscar Mondadori

Prezzo : € 7,99

Zana Muhsen

Da adolescente, insieme a sua sorella, fu venduta dal padre e fatta sposare a un ragazzo Yemenita, e trattenuta contro la sua volontà in quello stato per 8 anni. Zana aveva 15 anni e Nadia 14; quest’ultima frequentava ancora la scuola dell’obbligo. Nel 1988, grazie alle ricerche e alle pressioni della madre, che era all’oscuro della scelta del padre riguardo alle figlie, fu data loro la possibilità di tornare in Inghilterra, proposta che fu tuttavia rifiutata da Nadia, che decise di restare nello Yemen, per non essere costretta, come lo fu sua sorella Zana, a lasciare i suoi figli. Zana, infatti, divorziando, dovette rinunciare alla custodia di suo figlio Marcus, che tentò con tutte le sue forze di riavere per poterlo crescere, cercando nello stesso momento di liberare sua sorella Nadia ed i suoi figli: prima del 2000 ne aveva partoriti 6, più volte a rischio della sua stessa vita. Nel 1992 Zana Muhsen scrisse il libro Vendute, in cui racconta la sua storia e quella di sua sorella, e nel 2000 Ti salverò!, nel quale riferisce gli sforzi suoi e della madre per liberare Nadia, nel tentativo di far sapere al mondo la triste situazione dei bambini venduti, resi schiavi e sottoposti a continue violenze, ancora oggi, nel terzo millennio.

Descrizione

A sedici anni è partita felice per lo Yemen, il paese di suo padre, sognando il sole, le palme e altre esotiche meraviglie. Per Zana Muhsen avrebbe dovuto essere una magnifica vacanza. Invece è stato un lunghissimo incubo. Perché Zana è stata comperata per diventare la moglie di un ragazzo yemenita, per vivere quasi come una schiava nel più sperduto dei villaggi. Un orribile destino che Zana condivide con sua sorella Nadia. La cronaca allucinante di otto anni di sofferenze, di odio, di disperazione. La storia della ribellione di Zana e della rassegnazione di Nadia. Una testimonianza sconvolgente che commuove e fa riflettere.

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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