Flannery O’ Connor – Vite, opere, incontri di Fernanda Rossini

Flannery O'Connor

Riflessioni sul fascino di una biografia – Flannery O’ Connor- Vita, opere, incontri. Invito alla lettura di Daniele Mencarelli – Edizioni Ares.

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Ogni libro per me è sempre una nuova scoperta, un altro mondo da esplorare, un viaggio da intraprendere alla ricerca di luoghi e persone in cui ritrovarmi e vivere tante emozioni.
Ciò è senz’altro vero per ogni genere, ma confesso che le biografie esercitano su di me un fascino particolare, per un duplice motivo:

  • seguono la vita reale di coloro che hanno fatto la storia, distinguendosi nei campi più disparati e lasciando tracce indelebili del loro cammino,
  • sono un autentico gesto d’amore di chi si prende cura di tanti documenti per ricostruire il filo di storie del passato che hanno sempre tanto da comunicare.
    Sono approdata a quella di Flannery O’Connor, dopo aver colto qualche stralcio da interviste in rete, che hanno destato la mia curiosità.
    Procedo con una lettura lenta, meditata, poche pagine al giorno che tengono il passo con la riflessione, mentre fiumi di parole di altri autori scorrono davanti ai miei occhi, visto che non ho voluto rinunciare ad altre letture già programmate.
    Quello che ho tra le mani è un lavoro accurato di ricerca, uno scavo nei pensieri, nei libri, negli autori, in tutti coloro che in qualche modo hanno avuto a che fare con Flannery O’Connor. Tante citazioni puntuali e riflessioni mirate su ciascuna di esse.
    Un vero atto d’amore! La ricerca ventennale della Rossini per giungere a un tale risultato ha seguito con metodo molteplici passaggi ed oggi è un dono per il lettore: ogni pagina è preziosa, ci consente di seguire la vita e le opere della O’ Connor come fossimo con lei. Tanti i nomi che si susseguono nell’esplorazione dell’esistenza della scrittrice (Robert Lowell, John Sullivan, Robert e Sally Fitzgerald, Allen Tate, Caroline Gordon, Margaret Lee, Robert Giroux, Ashley Brown, Elizabeth Bisho, Elizabeth Hardwick, Maryat Lee, Betty Hester, Erik Langkjaer,…), che diventano presenza viva, grazie alle citazioni estrapolate dalla ricca corrispondenza, alle testimonianze, alla ricostruzione certosina che la Rossini ha fatto per noi. E i nomi non sono solo più soltanto nomi.
    La vediamo bambina, molto matura per la sua età, con le sue due grandi passioni per la scrittura e il disegno, che riusciranno sempre a farla sentire viva nel corso della vita, anche quando diventerà prigioniera del proprio corpo malato. La sua malattia? Per lei una possibilità di vivere i progetti in forma diversa e in quella fase le lettere diventano l’unico mezzo per restare in contatto con gli amici e con il mondo culturale.
    Ci sono amicizie che si nutrono più di parole che di presenze, come quella con Betty Hester.
    Vita e letteratura sono inscindibili e la vita di Flannery, tra i cercatori di Dio senza requie, come ribadisce Daniele Mencarelli, diventa “la chiave interpretativa indispensabile” della sua opera.
    La biografia può essere lo strumento adatto per orientarsi, selezionando secondo personali criteri di ricerca.
    Di Mary Flannery mi colpiscono la semplicità, l’arguzia, la fede, il metodo, la determinazione.
    “Ho visto un milione di persone durante la settimana e ora sono felice di essere tornata dai miei polli che non sanno che scrivo.”
    “Tutti mi stringono la mano ma nessuno legge le mie storie.”

I suoi pensieri chiedono attenzione, riflessione, impegno.

“La realtà della morte ci ha investiti … I nostri progetti erano così meravigliosamente predisposti, pronti per essere realizzati, ma con magnificente certezza Dio li ha messi da parte e ha chiesto: “Vi siete dimenticati i miei?”

“Non sono mai stata altrove che malata. In un certo senso la malattia è un luogo più istruttivo di un lungo viaggio in Europa. È un luogo dove non puoi mai avere compagnia, dove nessuno può seguirti.

Seguiamo il suo esempio con la scrittura come esercizio quotidiano, con il suo spazio fisso nell’arco della giornata, indispensabile per affinare le qualità essenziali allo scrittore, proprio come le ha suggerito il prof. Paul Horgan.
E accogliamo volentieri anche quello di partire da quanto abbiamo già scritto per dargli una nuova veste, come aveva fatto Flannery con i suoi racconti dando vita ai romanzi, perché come sottolinea, “anche se non c’è nulla di davvero nuovo di cui parlare, c’è però sempre un modo nuovo per raccontarlo”.

E pensare che Flannery per me, fino a qualche tempo fa, era solo un nome associato a scuole di scrittura, a qualche racconto o citazione che mi aveva colpita in modo particolare, ora invece la sua biografia è vita pulsante.
Continuo a leggerne le pagine e mi convince sempre di più l’idea di un viaggio compiuto da Fernanda Rossini nella vita della scrittrice.
Mi chiedo quanto la biografa, nel proprio lavoro di ricerca e di ricostruzione delle varie connessioni, riviva la sofferenza e l’affanno della scrittrice, entrando in questo lavoro capillare di scavo, con il proprio vissuto, con le proprie emozioni.
Penso che possa essere stato un viaggio a volte sofferto, perché accostarsi a Flannery nel tempo e prendere atto di tutto quel che accade, non può lasciare indifferenti. Empatia e distacco sono necessari, ma quanto è difficile restarne discosti per darne una visione completa, oggettiva, pluridimensionale al lettore che vi si accosta per approfondire la propria conoscenza.
Leggendo, compio piccoli passi per conoscere la donna, l’autrice e nel contempo la biografa, con la sua sensibilità e il suo amore per la verità.
Arrivo alla fine, seguendo ogni singolo momento, con una lettura lenta e partecipe, pensando a Flannery e a Fernanda, a due vite che il libro unisce per vent’anni.
Mary Flannery O’Connor rivive grazie a Fernanda Rossini e alla sua scrupolosa ricerca. Le citazioni puntuali che ha riportato, i riferimenti spazio-temporali che rendono l’idea di accadimenti e scelte, le testimonianze, tutto costituisce una vera ricchezza, espressa con quel rigore e quella semplicità in grado di raggiungere tutti i lettori. Ciascuno sceglierà la propria chiave di lettura.
Dopo l’ultima pagina ho una sensazione di vuoto, ma so di poterlo colmare seguendo le sue tracce, con le raccolte dei racconti e i suoi romanzi.
Grazie Fernanda, grazie Mary Flannery.

Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Una casa di campagna da qualche parte nel Sud degli Stati Uniti. Una ragazza malata, solitaria, confinata. Eppure da queste premesse è scaturita una scrittrice straordinaria, tra le più grandi del Ventesimo secolo. Flannery O’Connor ha ritemprato i suoi limiti in armi affilate, con cui nella sua breve vita ha saputo indagare nel profondo dell’uomo e della sua lotta tra bene e male. «Andalusia», la fattoria in cui viveva attorniata da polli e pavoni, si è trasformata in un vivido fuoco culturale per il viavai di amici, scrittori, artisti e cronisti e per il diluvio di lettere ricevute e spedite. Flannery ha scritto che su di lei non ci sarebbero state biografie: «Una vita trascorsa tra casa e pollaio non è per nulla interessante». Questo libro aggira la previsione dandole direttamente la parola e accompagnandola con i commenti degli amici e dei critici che di lei hanno profondamente stimato l’arte e la tempra umana. Offre la chiave per accostarsi al comico, meraviglioso e drammatico universo dei suoi romanzi e racconti. Inoltre dà conto della sfolgorante interiorità di un’artista per la quale l’essere cristiana, e cattolica, era il centro della vita privata e pubblica, della preghiera, del pensiero e della scrittura. Questo profilo biografico si vale delle lettere e degli altri scritti della O’Connor per dare voce alla sua personalità affascinante, geniale, acuta e pungente. Spalanca una finestra su un gigante della letteratura universale.

Autore: Fernanda Rossini
Editore: Ares
Collana: Profili
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 10 novembre 2020
Pagine: 360 p., Brossura
EAN: 9788892980075

Pubblicato da Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Maria Teresa Lezzi Fiorentino vive a Lecce, sua città natale, dedicandosi alla famiglia e al lavoro. Coltiva da sempre due grandi passioni, lettura e scrittura, per sé e per tutti coloro ai quali riesce a trasmettere il proprio entusiasmo. Il fulcro intorno a cui hanno ruotato i suoi scritti, articoli e recensioni, è stato per lungo tempo l’assetto metodologico-didattico, con un’attenzione particolare alla sfera emozionale e al benessere degli alunni. Dopo un appassionante percorso professionale in varie scuole del Salento, che ha visto l’autrice insegnante di scuola materna, psicopedagogista e docente di materie letterarie, nel 2018 avviene la svolta ed inizia una nuova stagione della vita,in cui la scrittura privilegia la narrazione, partendo dalla quotidianità e dalla memoria del tempo vissuto. È tempo di racconti brevi, lettere, autobiografie e recensioni. Sono dell’autrice, pubblicati con Youcanprint:Di vita in vita, La via maestra, Spigolando tra i ricordi, Passo dopo passo … e altri racconti.

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