Il mio sguardo al di là del mare, Giovanni De Gennaro

Il mio sguardo al di là del mare – Non cercare altrove ciò che è già dentro di te, Giovanni De Gennaro. Armando Curcio Editore

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“Esiste solo il presente, noi viviamo in un eterno presente, figlio mio. È questo il trucco per vivere una vita piena: accettare il presente e noi stessi per ciò che siamo. Il passato e il futuro sono il grande inganno dell’umanità, il peccato originale che ci portiamo dietro dai tempi di Adamo ed Eva. Questo luogo senza tempo me lo ha insegnato, qui eroso dai rimorsi del passato, qui dove ho congelato la mia vita in un eterno «Avrei dovuto… avrei potuto». Ho compreso. Esiste solo il presente, figlio mio, abbandonati ad esso.

Gabriele riceve la visita di Marta, una giovane donna conosciuta a San Marco quando viveva con suo padre. Un uomo solo da cui si è allontanato da ormai troppo tempo. Marta vuole solo consegnargli una Moleskine che contiene una vita, la vita di suo padre e con essa la vita di Gabriele. L’uomo è scomparso in mare, aveva deciso di andare con la sua imbarcazione a raggiungere il passato.

Gabriele è profondamente turbato da questa agenda che forse riuscirà a squarciare un velo e a fargli comprendere chi era suo padre.

Un lungo monologo, non un diario, ma una lettera lunga una vita indirizzata a suo figlio.

Gli errori, i sensi di colpa, le proprie debolezze finalmente chiamate con il loro nome. Un racconto che vuole essere di monito al figlio, come se narrando i propri fallimenti volesse dire al suo amato e mai capito figlio: “Salvati dagli errori che si tramandano da generazione in generazione”.

Una vita non vissuta, in attesa di qualcosa che esisteva solo nella sua fantasia. “LEI”, un amore inventato, un immagine, lei la donna simbolo dell’amore, quasi una Beatrice dei nostri tempi, una donna idealizzata, una donna che diventa un’idea. E in nome di questo amore vagheggiato tutta la vita, la distruzione delle persone che gli vivevano accanto. Lui non era innamorato di LEI, ma di un amore immaginato. I sensi di colpa per non essere riuscito ad essere marito e padre che porta all’isolamento, all’auto punizione, fino alle estreme conseguenze. Eppure, quel figlio tanto amato avrebbe solo desiderato averlo accanto, avrebbe tanto desiderato un padre finalmente libero dai suoi demoni.

Sono i rapporti familiari, le famiglie in cui cresciamo e diventiamo adulti, che ci formano, che ci fanno diventare quel che siamo. E quasi si riesce a sfuggire alla propria vera essenza, almeno non a lungo. Le origini, l’amore ricevuto o negato fanno la differenza. Chi non ha ricevuto amore da piccolo, cresce con quella fame assoluta di essere amato, tanto da non riuscire a riconoscerlo quando arriva o a immaginarlo dove non esiste. L’amore è l’unico motivo per cui vale la pena vivere.  Ma quante incomprensioni in merito alla sua natura, quante cose sbagliate si fanno in nome di quello che riteniamo amore, ma magari è il suo esatto contrario. Il contrario dell’amore non è l’odio, ma il non amore.  Il non amore può distruggere, e può spingere a distruggere gli altri.

Giovanni De Gennaro attraverso le parole di questo padre che vogliono essere monito alla vita del figlio, racconta la storia della loro vita, i tanti perché, i tanti non detti che si cristallizzano in muri di silenzio che allontanano quasi impercettibilmente, giorno dopo giorno, fino a non riconoscersi più. Un racconto che esplora i crimini del cuore, quelli che non riconosci e non ti fanno vivere, quelli che distruggono chi ti vive accanto, compresi i figli. Anzi sono proprio questi ultimi le vittime ultime di questi errori, di questi egoismi, di questa cristallizzazione della propria vita che irrimediabilmente trascina nel dolore, come in uno tsunami chi ti vive accanto.

Un libro che è il racconto di una vita, di una solitudine, di un dolore infinito. Il dolore della consapevolezza che solo la solitudine riesce a dare. La solitudine aiuta a comprendere gli eventi della tua vita, anche quelli che non eri riuscito a riconoscere e a vedere chiaramente. Il dolore aiuta forse, ma non sempre, a perdonarsi. Una lettura intensa e intima che fa toccare per mano la vita stessa. Una Moleskine che diventa testamento dell’anima.

Una giovane ragazza cilentana è a Napoli per consegnare un diario a Gabriele, suo vecchio amico d’infanzia, oggi uomo di successo, che vive tra New York, l’Europa e l’Italia. Quel diario appartiene al padre di Gabriele, un vecchio che vive da solo lontano da tutto e da tutti tra i boschi di Punta Licosa. Di lui si sono perse le tracce in mare, e l’unico modo per poterlo ritrovare è leggere quelle pagine che porteranno a galla un passato doloroso ma pieno di verità: gli errori di una vita, l’amore per una donna, la fine di un matrimonio e la complicità persa con un figlio ormai uomo. Gabriele s’immergerà in quella lettura, che in un modo o nell’altro lo porterà a capire chi era veramente suo padre.

Giovanni De Gennaro ha pubblicato diverse raccolte di poesie e ha vinto numerosi premi letterari, tra cui il prestigioso premio Critica Svizzera. ha esordito come autore in Brividi a Roma con il racconto Giorni tutti uguali (2006). Nel 2019 pubblica la raccolta di racconti Affrettarsi Lentamente.

Autore: Giovanni De Gennaro
Editore: Curcio
Collana: Electi
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 21 aprile 2023
Pagine: 278 p., Brossura
EAN: 9788868686499

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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