Incubo reale, Giannicola Nicoletti

Incubo reale, Giannicola Nicoletti.

Link Amazon

Il vero orrore non è quello dei morti viventi partorito dalla macabra fantasia di certi autori, ma quello dei viventi già morti che popolano il mondo reale.”

Giovanni Soriano

Cosa c’è di meglio che organizzare una bella vacanza in compagnia di alcuni membri della propria famiglia a cui si è particolarmente affezionati e legati? Probabilmente nulla, e dunque Kevin accetta di andare a svagarsi con sua zia Hellen e con i figli di lei, Heidi e Jack. Al loro seguito anche Dug, un cane lupo da una possente stazza, che Hellen ha preso per suo figlio che, con molta probabilità, è affetto da una forma di autismo. La combriccola parte ma, in seguito ad una frenata brusca, dell’olio bollente finisce addosso al cane, ferendolo gravemente ad un occhio. Dug ha bisogno urgentemente di un veterinario e la famiglia è costretta a modificare temporaneamente i piani. Presto fatto, si ritrovano in un ambulatorio zooiatrico. L’animale è subito sottoposto ad un intervento e data la gravità dell’accaduto, il medico ritiene necessario tenerlo sotto osservazione per almeno una notte, e in comune accordo, tutti decidono di aspettare la mattina successiva per riprendere il viaggio. Per occupare il tempo, Sam, il dottore, suggerisce a Kevin di accompagnare Jack nella stalla. Qualcosa di strano e di macabro si presenta agli occhi dei cugini: il luogo è tetro, il tanfo insopportabile e molti animali sono mutilati e giacciono nel loro stesso sangue e nei loro escrementi. Kevin decide che quello non è il luogo adatto ad un ragazzino problematico e in quel momento molto provato, e mentre si incammina verso la porta per uscire, qualcuno dall’esterno la sbarra, rinchiudendoli in quello che da lì a poco sarebbe diventato un vero e proprio inferno. Kevin viene prima frastornato con un calcio da un uomo dall’enorme stazza, poi insieme al piccolo cugino, viene legato in prossimità di una serie ammassata di maiali mutilati e denutriti. È un attimo, e il delirio e la perversione si palesano nel modo più diabolico possibile.

“…Appoggiò la punta della lama sul petto del bambino (…). La lama penetrò la carne del piccolo Jack per circa un centimetro, giusto nella misura perché il sangue colasse copiosamente sui maiali. Fece scendere la lama fino all’ombelico e lì si fermò (…). Continuò a tagliare Jack fino alla coscia. Non contento, passò a martorargli le braccia e la schiena. Quel porco godeva di mostrare il risultato della sua perversione. Alla fine, dopo aver goduto di ogni genere di torture, lasciò il piccolo penzolante (…). Quell’infame maniaco indietreggiò di qualche passo e riazionò il montacarichi. I maiali stavano letteralmente impazzendo. Potevo vedere i loro occhi infuocati. Il sangue ancora caldo, che gocciolava loro addosso, li riempiva di un’incontenibile frenesia alimentare e cominciarono a mordersi ed a ferirsi (…). Vedevo quelle sudicie bestie che iniziavano a strappare dei lembi di carne da quell’inerme corpicino nudo, aiutandosi con il loro peso, nell’intento di strapparne qualche pezzo. Jack ancora urlava di dolore, lo stavano mangiando vivo (…). Riuscivo a udire, come un macabro sottofondo, il rumore di ossa frantumate sotto i morsi di quelle bestie schifose…”

Ma questo è solo l’inizio di un disegno demoniaco e inimmaginabile. Orrori altrettanto macabri si consumano in quello che sembrava un semplice studio medico e nondimeno lo scantinato nasconde una realtà parallela e agghiacciante. Chi si cela in quegli inferi e perché tanta violenza gratuita? Chi è realmente Sam e chi lo supporta in questo perverso abominio?

Con uno stile semplice e lineare, l’autore è riuscito a dipingere un quadro di terrore e delirio. Pagina dopo pagina, immaginando le scene, è possibile addirittura associare colonne sonore che hanno accompagnato i più noti film horror. Alcune descrizioni risultano essere verosimili, altre sicuramente un po’ meno, ma un elemento su tutti risulta assolutamente veritiero: il male, la perversione, l’odio nei confronti dei propri simili, se riescono ad attecchire e a trovare accaniti sostenitori, aprono realmente le porte dell’Ade. E questa non è più finzione…

Vi è mai capitato di iniziare una giornata come tutte le altre poi diventata un incubo? E’ quello che succede a questa famiglia in partenza per le vacanze estive che si ritrova improvvisamente risucchiata in un vortice di terrore. Ciascun membro dovrà cercare di venirne fuori, aggrappandosi a volte anche al più piccolo barlume di speranza. Le vicende sono narrate in prima persona da alcuni dei protagonisti che, nel corso della storia, descriveranno le proprie angosce, i propri stati d’animo, i sensi di colpa, trasmettendo sensazioni disturbanti nel lettore che li accompagnerà nella loro avventura.

Consigliato ad un pubblico adulto e consapevole.

Giannicola Nicoletti nasce nel 1981 a Castellana Grotte in provincia di Bari.

Lascia Matera per trasferirsi a San Paolo, in Brasile, dove fa della scrittura la sua professione.

Scrittore di romanzi thriller/horror, gialli e storici, adora usare la sua fervida immaginazione per metterla poi a servizio dei lettori.

Incubo Reale è la sua prima opera pubblicata.

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.